come buttare una bottiglia in mare, sperando che non colpisca in testa una cernia |
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lunedì, maggio 31, 2004
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8:14 AM
by giovanna
nei colori stesi sulle tele bianche provo ma non ci riesco perchè lui è carne, ossa e cuore
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3:39 AM
by giovanna
nella bocca tra le dita. poche le parole e dette senza verbi tornate da lontano da filastrocche semplici sillabe di bambini così, voglio, dimmi, bacia ------------- giovedì, maggio 27, 2004
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7:44 AM
by giovanna
- perchè mi sembrava un pollaio. E io non sono una gallina - martedì, maggio 25, 2004
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5:27 AM
by giovanna
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1:05 AM
by giovanna
venerdì, maggio 21, 2004
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8:24 AM
by giovanna
casca il mondo casca la terra con piccole dita bianche e unghie sporche giochi plastiline contorte e bambole ansiose sfogli, attenta, margherite magre m'ama non m'ama m'ama non m'ama girogirotondo casca il mondo casca la terra con una bocca curiosa di paura mangi foglie d'oleandro e zolfo di fiammiferi I tuoi giochi sono cani impiccati e frecce arruginite salamandre magiche in acqua di fosso girogirotondo casca il mondo casca la terra tutti giù per terra giovedì, maggio 20, 2004
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1:23 AM
by giovanna
martedì, maggio 18, 2004
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9:10 AM
by giovanna
guerriero stanco di guerra giaguaro stanco di jungla ago stanco del pagliaio due stanco del tre ombrello stanco di pioggia girandola stanca di vento...
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2:33 AM
by giovanna
vita, due erano quelli della scuola guida, il terzo usciva a puntate su donna moderna mercoledì, maggio 12, 2004
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8:15 AM
by giovanna
di solito. questo sì. da "tu, mio", erri de luca: "...Ecco, già stavo indagando su di lei, in cerca di una sua verità. Ci si innamora così, cercando nella persona amata il punto a nessuno rivelato, che è dato in dono solo a chi scruta, ascolta con amore. Ci si innamora da vicino, ma non troppo, ci si innamora da un angolo acuto un poco in disparte in una stanza, presso una tavolata, seduto in un giardino dove gli altri ballano al ritmo di una musichetta insulsa e decisiva che fa da colla di pesce per una faccia che si appunta a spilli sul diaframma in petto. Da subito mi innamoravo a vuoto di Caia, di una ragazza più grande, dal dente spezzato in un sorriso a grandine, che aveva toccato la mia mano senza riguardo per la ferita e mi era intima per questo. M'innamoravo secondo un impulso contrario all'evidenza: che io ero di molto più adulto, che a me toccasse il compito di proteggerla dai pericoli dell'isola, custodendo il suo segreto che non conoscevo ancora ma che doveva esserci e io l'avrei saputo, io solo..."
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3:24 AM
by giovanna
per esempio la felicità che per me deriva dal disegnare un'immagine che prima non esisteva, e qualsiasi altro tipo di felicità, per esempio quella di un bacio, mi viene in mente la stessa differenza che c'è tra un "volo" ed un "salto". Un salto è solo l'illusione del volo. Un suo riflesso. Uno zoppicante tentativo di volo. Pochi istanti e di nuovo i piedi sono giù. con un rumore sordo che li riporta all'asfalto, al marmo, alla terra. martedì, maggio 04, 2004
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8:40 AM
by giovanna
sono stanca di parole sillabe lettere suoni aeiou accenti sù solo voglio vedere toccare annusare masticare mordere e schiaffeggiare sentire caldo morbido liscio e poi freddo metallo cromato bagliore respirare in silenzio stanca del dominio tirannico delle parole della loro prepotenza della loro presunzione di poter spiegare tutto. Adesso capisco che le parole spesso sono incapaci. E io con loro. Viziata dal troppo dire.
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