come buttare una bottiglia in mare, sperando che non colpisca in testa una cernia

mercoledì, maggio 12, 2004


Nel mio blog non ospito parole altrui
di solito. questo sì.
da "tu, mio", erri de luca:


"...Ecco, già stavo indagando su di lei, in cerca di una sua verità.
Ci si innamora così, cercando nella persona amata il punto a nessuno rivelato, che è dato in dono solo a chi scruta, ascolta con amore. Ci si innamora da vicino, ma non troppo, ci si innamora da un angolo acuto un poco in disparte in una stanza, presso una tavolata, seduto in un giardino dove gli altri ballano al ritmo di una musichetta insulsa e decisiva che fa da colla di pesce per una faccia che si appunta a spilli sul diaframma in petto. Da subito mi innamoravo a vuoto di Caia, di una ragazza più grande, dal dente spezzato in un sorriso a grandine, che aveva toccato la mia mano senza riguardo per la ferita e mi era intima per questo.
M'innamoravo secondo un impulso contrario all'evidenza: che io ero di molto più adulto, che a me toccasse il compito di proteggerla dai pericoli dell'isola, custodendo il suo segreto che non conoscevo ancora ma che doveva esserci e io
l'avrei saputo, io solo..."


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