come buttare una bottiglia in mare, sperando che non colpisca in testa una cernia

venerdì, agosto 12, 2005


la pelle si libera
da ciondoli
e inutile ciarpame
rimango vestita solo di
ossigneo e bolle di sapone.
butto via borse
e conserve e la polvere sotto il letto.
butto via
fogliacci scritti di parole dolciastre
di inutili tentativi di spiegare
guardo roma
tutta intera
dall'alto di castel santangelo
immagino di volarci sù
come una sposa di chagall
do un addio
a certi vicoli
dove sono arrivata
col fiato corto
quelle sere di inizio estate
per portargli un mio modo di sorridere.
le bolle di sapone luccicano
e si rompono
e sulla pelle scivola il sapone.
e io respiro
per cercare ancora ossigeno
e il limpido
dei cieli di un inizio estate
che se ne va
scompare nei vicoli
che ho guardato
stanotte
dall alto di castelsantangelo.
da lì avrei voluto spegnere le luci,
lasciarmi solo lo scorrere del fiume.
e il mio volo
rosso
come l'amata di chagall.

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