come buttare una bottiglia in mare, sperando che non colpisca in testa una cernia

lunedì, maggio 31, 2004


provo ad astrarlo nelle linee dei miei disegni
nei colori stesi sulle tele bianche
provo
ma non ci riesco
perchè lui è carne, ossa e cuore




acqua di mare sulla bocca
nella bocca tra le dita.

poche le parole e dette
senza verbi
tornate da lontano
da filastrocche semplici
sillabe di bambini

così, voglio, dimmi, bacia

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giovedì, maggio 27, 2004


- perchè sei andata via subito e in silenzio? -

- perchè mi sembrava un pollaio. E io non sono una gallina -

martedì, maggio 25, 2004


preoccupante uno sguardo che ogni volta che lo incroci ti viene da sorridere


io sono una rondine

venerdì, maggio 21, 2004


girogirotondo
casca il mondo casca la terra

con
piccole dita bianche e unghie sporche
giochi
plastiline contorte e bambole ansiose

sfogli, attenta, margherite magre
m'ama non m'ama m'ama non m'ama

girogirotondo
casca il mondo casca la terra

con una bocca curiosa di paura
mangi foglie d'oleandro
e zolfo di fiammiferi

I tuoi giochi sono
cani impiccati
e frecce arruginite
salamandre magiche in acqua di fosso

girogirotondo
casca il mondo casca la terra

tutti giù per terra


giovedì, maggio 20, 2004


...però luigi me l'aveva detto...

martedì, maggio 18, 2004


...oggi sono
guerriero stanco di guerra
giaguaro stanco di jungla
ago stanco del pagliaio
due stanco del tre
ombrello stanco di pioggia
girandola stanca di vento...




avrà letto tre libri in tutta la sua
vita, due erano quelli della scuola guida,
il terzo usciva a puntate su donna moderna

mercoledì, maggio 12, 2004


Nel mio blog non ospito parole altrui
di solito. questo sì.
da "tu, mio", erri de luca:


"...Ecco, già stavo indagando su di lei, in cerca di una sua verità.
Ci si innamora così, cercando nella persona amata il punto a nessuno rivelato, che è dato in dono solo a chi scruta, ascolta con amore. Ci si innamora da vicino, ma non troppo, ci si innamora da un angolo acuto un poco in disparte in una stanza, presso una tavolata, seduto in un giardino dove gli altri ballano al ritmo di una musichetta insulsa e decisiva che fa da colla di pesce per una faccia che si appunta a spilli sul diaframma in petto. Da subito mi innamoravo a vuoto di Caia, di una ragazza più grande, dal dente spezzato in un sorriso a grandine, che aveva toccato la mia mano senza riguardo per la ferita e mi era intima per questo.
M'innamoravo secondo un impulso contrario all'evidenza: che io ero di molto più adulto, che a me toccasse il compito di proteggerla dai pericoli dell'isola, custodendo il suo segreto che non conoscevo ancora ma che doveva esserci e io
l'avrei saputo, io solo..."


per dire la differenza tra la felicità non illusoria della creazione,
per esempio la felicità che per me deriva dal disegnare un'immagine che prima non esisteva,
e qualsiasi altro tipo di felicità,
per esempio quella di un bacio,
mi viene in mente
la stessa differenza che c'è tra un "volo" ed un "salto".
Un salto è solo l'illusione del volo.
Un suo riflesso. Uno zoppicante tentativo di volo.
Pochi istanti e di nuovo i piedi sono giù.
con un rumore sordo che li riporta
all'asfalto, al marmo, alla terra.


martedì, maggio 04, 2004


basta
sono stanca di parole sillabe lettere suoni aeiou accenti sù
solo voglio
vedere toccare annusare masticare mordere e schiaffeggiare
sentire
caldo morbido liscio e poi freddo metallo cromato bagliore
respirare
in silenzio
stanca
del dominio tirannico delle parole
della loro prepotenza
della loro presunzione di poter spiegare tutto.
Adesso capisco che le parole
spesso sono incapaci.
E io con loro.
Viziata dal troppo dire.

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