come buttare una bottiglia in mare, sperando che non colpisca in testa una cernia

giovedì, novembre 11, 2004


Alle volte,
per uno di quegli scherzi del destino e delle coincidenze,
ti arrivano notizie su di te
che non sapevi

e scopri che
mentre credevi di essere libero
e che tutto fosse ancora possibile
eri uno scoiattolo
che correva in un labirinto cieco

e, puff, affondi. Sasso nello stagno.
E sei un bambino stupido
stremato

e scopri che,
alla fine
nel montaggio del film,
i pezzi in cui eri tu
li hanno tagliati
e ora appari solo in una scena di folla,
sei di schiena, e ti si riconosce solo dai tuoi capelli lunghi neri

eri l’eroina, ma di un mondo sotterraneo,
regina di un corte notturna
di gufi ed elfi muti,
ma l'eroina vera viveva in superficie,
al sole,
più luminosa e bella.

E scopri con sorpresa che eri tu la cattiva della favola
colpa dei tuoi capelli lunghi neri
del tuo rifiuto dei ruoli e delle leggi
del tuo non dare nome ai sentimenti
del tuo coraggio che non misura spazio
del tuo darti senza inizio nè fine


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