come buttare una bottiglia in mare, sperando che non colpisca in testa una cernia

mercoledì, novembre 24, 2004


Si va be'
gran bella cosa
i fiori d'inverno
però
conti alla mano
alla primavera mancano
ancora
circa

250 bicchieri di vino
un centinaio di post
20 giorni di pioggia
una dozzina di film
un migliaio di mail
una cinquantina di 'vaffanculoatutti'
una cinquantina di 'viamotutti'
120 notti di cui...
una ventina di nottitroppobrevi
una ventina di nottitroppolunghe
una decina di notti insonni
una ventina di 'bastamenevoglioandare!'
un paio di 'ioquaciresto!'
1 o 2 amici che scompaiono
1 o 2 amici che compaiono
una decina di 'cazzononmelaspettavo'
7/8 episodi di tachicardia
qualche centinaio di baci finti
qualche bacio vero
5 o 6 ripensamenti
una ventina di treni
almeno 4 tubetti di carminio...

mio dio che fatica
non so se ci arriverò
a questa primavera





sabato, novembre 20, 2004


Il pittore dipinge in uno stato di 'incanto',
in una condizione di astrazione,
in una bolla che chiude e isola e compenetra
lui con il suo modello,
reale o mentale che sia.
Alle volte accade che
chi si trova di fronte alla sua tela
finisca in quello stesso stato di 'incanto'.
Quella io la chiamo un'opera d'arte.


giovedì, novembre 11, 2004


Alle volte,
per uno di quegli scherzi del destino e delle coincidenze,
ti arrivano notizie su di te
che non sapevi

e scopri che
mentre credevi di essere libero
e che tutto fosse ancora possibile
eri uno scoiattolo
che correva in un labirinto cieco

e, puff, affondi. Sasso nello stagno.
E sei un bambino stupido
stremato

e scopri che,
alla fine
nel montaggio del film,
i pezzi in cui eri tu
li hanno tagliati
e ora appari solo in una scena di folla,
sei di schiena, e ti si riconosce solo dai tuoi capelli lunghi neri

eri l’eroina, ma di un mondo sotterraneo,
regina di un corte notturna
di gufi ed elfi muti,
ma l'eroina vera viveva in superficie,
al sole,
più luminosa e bella.

E scopri con sorpresa che eri tu la cattiva della favola
colpa dei tuoi capelli lunghi neri
del tuo rifiuto dei ruoli e delle leggi
del tuo non dare nome ai sentimenti
del tuo coraggio che non misura spazio
del tuo darti senza inizio nè fine


lunedì, novembre 08, 2004


mi infastidiscono le domande di chi mi chiede
perchè dipingo un lavandino o un letto...
come se solo pesche e mandaranci fossero
oggetti degni di essere dipinti

mercoledì, novembre 03, 2004


ho imparato una cosa:
A DIFFIDARE SEMPRE DI QUELLI CHE LEGGONO SOLO SAGGI. E NEANCHE UN ROMANZO.

e così questo, tra i miei 5 pregiudizi, si colloca al terzo posto. Tra i baresi e le ragazze che indossano indumenti di colore pastello.

lunedì, novembre 01, 2004


Corse accaldate sudate
in discesa
mi hanno provocato una totale perdita della voce.
be',sì, è vero, è un fatto seccante
però
tuttosommato
non è male poter rispondere alle domande e osservazioni altrui
sollevando le spalle, faccina costernata, e indicando ahimè a gesti che
‘non posso rispondere’
Non è male non rispondere al telefono
pigiando
-rifiuta-
seguito da messaggino conservato in 'bozze': ‘scusa, non ho voce, non posso parlare,
mi farò risentire quando la voce sarà tornata’
insomma non è male
essere esonerati da -spiegare, argomentare, rispondere, giustificare, chiarire,chiacchierare, raccontare-

così senza più voce
sciarpa di seta blu intorno al collo
quante parole vuote che mi evito
che bei silenzi pieni che mi godo

esonerata dai buongiorno-buonappetito-come stai-chefainellavita-civediamopiùtardi?-miaccompagni?-prego-grazie-passatounbuonfinesettimana?-Dove andiamo a pranzo?-Ti piace questo ti piace quello?-E di quel film che ne pensi?...-

che bei silenzi pieni che mi godo
parole solo scritte
mi faccio bastare un repertorio di
testa su e giù per dire sì
testa di qua e di là per dire no

tanto che quando la voce tornerà
forse simulerò silenzio ancora un po’...

Home