come buttare una bottiglia in mare, sperando che non colpisca in testa una cernia

giovedì, dicembre 30, 2004


-e gli ho dato uno schiaffo...

-uno schiaffo ??!?! ma daiii ma scherzi?!

-e che sarà mai? quanto siete pavidi e civili tutti quanti!
hai capito bene.
un colpo. semplice, chiaro.
un gesto poco urbano colpire in faccia qualcuno?
L'indifferenza quella sì che è urbana, civile.
Vero?!?

-tu sei matta

-tu no

mercoledì, dicembre 29, 2004


la situazione è più grave di quanto pensassi:

vado avanti a brodini formaggini e camomille
non mordo più
non avveleno più
se mento arrossisco
bevo sciroppi caramellati
la sera vado a letto presto
se le salamandre si ammalano le porto dal veterinario
uso la scopa per ramazzare

chiunque conosca un metodo
per recuperare
stregheschi poteri e facili costumi
è pregato di mettermene a conoscenza
via fax
via mail
via telefono
o più tradizionalmente lasciando una messaggio sotto
la quercia più vecchia

è piuttosto urgente



martedì, dicembre 28, 2004


sentimento dominante:
nausea

nausea di immagini
sarà colpa delle vetrine
o delle riviste d'arte contemporanea
o del traffico
o della casa dei miei così piena di cose

ma ho nausea di immagini
mi passa ogni voglia di tracciare segni
ogni colore mi dà il voltastomaco

devo ripulire gli occhi e la testa
avrei bisogno forse
di un'infinita disabitata neve
di un infinito cielo deserto senza una nuvola
o di un buio puro assoluto

come ci si svuota dai segni e dai colori e dalle luci?

troppa folla
di mani e volti e forme e grovigli

ho bisogno di nulla

non voglio contribuire anche io a questa
confusione grottesca





glielo dico?
non glielo dico, tanto non capisce

martedì, dicembre 21, 2004


non ho capito ancora se è stato un buon anno...
sicuramente affollato
sicuramente affannato
sicuramente non mi ha risparmiato

provocatorio
e poco indulgente
un anno di corsa
un anno che mi ha lanciato nel vuoto
e nel prossimo
o si vola
o si cade

ma
sia chiaro
se si vola
si vola
se si cade...
si rimbalza



è un po' che non passo da queste parti
e infatti mi chiedevo che fine avessi fatto..


venerdì, dicembre 10, 2004


che vento stamattina
mi ha un po' scompigliato i capelli...
proprio ora che stavano
così in ordine pettinati
lisci e dolci come un'acqua di lago

ma non volevo scrivere questo
volevo piuttosto scrivere che
le tre e mezzo (non del pomeriggio)
è l'ora perfetta
per scappare via
da un luogo
o da sè stessi
e
se dovete fuggire fatelo
sempre un po' prima dell'alba
prima che la luce vi sorprenda.
la luce è così spietata.

certe volte poi
dopo la mezzanotte si diventa
improvvisamente
bellissimi
come cenerentole
da tarantole a cenerentole.
topi non ce n'erano
nè zucche o altri ortaggi
ma uno specchio
e ho visto che i miei
occhi marroni
erano diventati verdi
avreste dovuto vederli.
però
quanto fugge in fretta la bellezza
l'afferri
e poi arriva il vento
e se la porta via
girando
girando
le direzioni che girano non hanno mete
servono solo a seminar tempeste
e io
da bambina quanto le amavo le tempeste
le cercavo nei luoghi alti
sul mare

cazzo che vento
che s'è alzato stamattina
gira
ma per ora gira basso

meglio abbassare le vele
prima che si strappino
o forse
vediamo che succede a vederle
gonfiarsi gonfiarsi
come palloni
magari si vola
magari si scoppia

magari si scoppia
per la punta di un ago

magari si vola
attaccati a un filo in una mano

venerdì, dicembre 03, 2004


...i surrogati dell'amore
i quasi amori
inquinano
più dei diserbanti
più dei pesticidi
più delle bombolette spray

mercoledì, dicembre 01, 2004


l'azienda per la quale lavoro
non si vuole rassegnare
ancora provano
a farmi affezionare al
business
così mi hanno regalato
un fighissimo, managerialissimo
palmare qtek
ma io invece che per riunioni
e relazioni e note su outlook
e budget in excel
lo uso solo per
inviarci
filastrocche
sms sconci
e foto di carciofi e mandarini
e per cercare
musichette
e per filmare
tramonti autostradali
fiori buffi e tangenziali

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