come buttare una bottiglia in mare, sperando che non colpisca in testa una cernia |
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lunedì, settembre 19, 2005
Posted
3:35 AM
by giovanna
sorseggiavano thè caldi e altre lingue calme grasse e benestanti la mia lingua beveva il buio e la pioggia della notte più cattiva, masticava vetri e denti rotti e sangue di quello buono mentre i cari amici belli tra un locale alla moda e l'altro giocavano con parole già dette corteggiamenti noiosi e lenti e previsti io pregavo l'asfalto che mi graffiasse e il mio killer che diventasse per favore più cattivo allora ho corso con l'anima stremata e ho sentito la lama nelle spalle tagliare il mio vestito di veli belli e colorati. il vestito che avevo messo per fargli credere d'esser bella.
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