come buttare una bottiglia in mare, sperando che non colpisca in testa una cernia

lunedì, settembre 19, 2005


mentre le loro lingue tiepide
sorseggiavano
thè caldi
e altre lingue calme
grasse e benestanti

la mia lingua beveva il buio
e la pioggia della notte
più cattiva,
masticava vetri e denti rotti
e sangue di quello buono

mentre i cari amici belli
tra un locale alla moda e l'altro
giocavano con parole già dette
corteggiamenti noiosi e lenti
e previsti

io pregavo l'asfalto
che mi graffiasse
e il mio killer che diventasse
per favore
più cattivo

allora
ho corso con l'anima stremata
e ho sentito
la lama nelle spalle
tagliare
il mio vestito di veli belli e colorati.
il vestito
che avevo
messo per fargli credere d'esser bella.

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