come buttare una bottiglia in mare, sperando che non colpisca in testa una cernia

mercoledì, ottobre 18, 2006


mi abituo alla vista nuova.
dalla stanza dove dipingo ora.
specialmente di notte.
vista underground su caviglie e pneumatici.
niente tetti di cattedrali,
piuttosto voci che arrivano dall'alto.
e ginocchia.
un gatto che scappa. sporco di fuligine.
una cartella di bambino.
la città mi prende ancora di più dentro il suo ventre d'asfalto.
sono sempre più figlia sua.
e in fondo è quello che voglio.

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