come buttare una bottiglia in mare, sperando che non colpisca in testa una cernia

giovedì, settembre 30, 2004


esterno notte, rientriamo, io salgo sulla mia bicicletta, l. armeggia con la catena del suo motorino

g.: addirittura i guanti! non fa così freddo

l.: non è per il freddo. E' che da quando ho visto un cane pisciare sulla catena del mio motorino li metto sempre prima di toccarla. Anche d'estate.

g.:E' proprio vero che le brutte esperienze lasciano il segno e inducono ad aumentare le difese. Pensandoci...ultimamente ne abbiamo visti di cani pisciare sulla catena, eh, come metafora, voglio dire!C'hai ragione tu: col cazzo che me li tolgo i guanti! Neanche d'estate!

e vado via, veloce e silenziosa...
bella corsa in bicicletta ieri notte.
bel fresco ieri notte.

lunedì, settembre 27, 2004


ma perchè perchè
non riesco a godermi la serenza piacevolezza
della brezza?
perchè non riesco a godermi il tiepido
delle tisane e la semplicità di una carezza?
perchè ho bisogno sempre del tanto
del troppo, dell'impossibile, delle ustioni del fuoco, dei
venti che strappano radici e fanno volare mucche?



mercoledì, settembre 22, 2004


frammenti da una serata di inizio autunno tra due amici, una falena domestica e la pasta coi broccoli...

- scusa sono in ritardo perchè non trovavo parcheggio. Ma non sono venuta con la bici perchè sentivo freddo.-
- ma ci saranno 40 gradi!!!-
- forse era un freddo interiore -
- vino rosso o bianco? -
- quello che hai già aperto -
- la pasta coi broccoli mi piace, buttane mezzo chilo -
- per due mezzo chilo?!? -
- oh...non giocare con le mie mutande -
- ma ti escono dai pantaloni! -
- hai già dato da mangiare alla falena? -
- sì le ho dato la composta di limone -
- ma lo sai che ormai si lascia anche accarezzare? -
- le sigarette continuano a venirmi male -
- le falene sono più cani che gatti, come carattere voglio dire -
- a proposito...la tua macchina puzza di cane bagnato -
- è che ci entra la pioggia -
- e comprati un arbre magique -
- ma tanto a roma non piove mai -
- ma ti piace la canzone? -
- è un po' alla degregori/consoli -
- ? -
- ma secondo te...va be' niente...ci penso ancora...
tu a lei ci pensi ancora? -
- ohhhhhh...t'ho detto di non giocare con le mie mutandeee! -
- l'una?!?! ho dormito due ore? -
- va be' -
- facciamo un brindisi -
- a cosa? -
- all'interruzione dei cicli, dei corsi e dei ricorsi -
- facciamo una lista dei nostri pregi e difetti?
ma lo sai che i pregi mi vengono in mente solo quando dico i difetti? -
- inizio io. difetti: non sono buona, intemperanza, egocentrismo, devo dimagrire, inconcludenza...infedeltà (quando non sono innamorata)
pregi: intelligenza, fantasia, passione, entusiasmo, amicizia...porto la quarta...fedeltà (quando sono innamorata)...-
- bel culo lo hai detto? -
- ah no...è vero! grazie eh!
- che sonno! -
- però tu non hai fatto l'elenco dei pregi e difetti! -
- io vado -
- buonanotte -
- buonanotte -


martedì, settembre 21, 2004


"...c'è modo e modo di amare
e c'è modo e modo di soffrire per amore.

Io, ahimè, obbedisco a una certa imprescindibile, stagionale, ciclicità. Alla quale non riesco a sfuggire. In verità, funziona sempre così, da quando avevo cinque anni:

In primavera mi innamoro...vagamente...approssimativamente, allegramente, lievemente. Qua e là.

D' estate uno dei miei gai amori primaverili si acutizza e si conclama come morbo fatale e io mi convinco che quello, proprio quello, è il più grande amore delle mia vita. Ardo, fremo, sono felicissima, sono infelicissima, mi accaloro, non dormo, non mangio. Dimagrisco come un gatto e mi vengono le occhiaie.

D'autunno, come un soufflè venuto male, il più grande amore della mia vita si affloscia, si ammoscia, si accascia e io mi faccio la solita convalescenza a base di sciroppi, coccole, ripensamenti.

D'inverno mi dimentico dell'ammore. Sublimo nell'arte. E sto tranquilla e serena.Faccio cose, vedo gente. Mediamente felice... fino alla fine di febbraio, già temendo l'imminente arrivo dei primi fatali giorni di marzo.

Ultimo bilancio dei consumi indotti dall'amoroso morbo:
circa 600 euro in scarpe (rosse, col tacco, con la punta, sadomaso, con le stringhe, senza stringhe, ecc)
una decina di rossetti (effetto bagnato, effetto mat, effetto attac, ecc)
almeno 200 euro di profumi dai nomi che mi vergogno a ripetere
4 scatole di valeriana per dormire
2 bottiglie di sciroppo di guaranà per stare sveglia
20 biglietti di cinema consumati nei pomeriggi in cui 'avevo bisogno di stare da sola al buio'
tutta la collezione primavera estate di intimissimi
1 amico emigrato all'estero pur di non dover più ascoltare le mie confidenze
3 dei miei fidanzati primaverili abbandonati perchè tanto 'nessuno è come lui'

favorendo però, in compenso, la produzione di:
un centinaio tra poesiole, sonetti petrarchiani e filastrocche splatter
tre canzoni neomelodiche
due capitoli di un romanzo harmony
4 quadri
una ventina di disegni

quasi quasi... lo rifaccio
lo rifaccio?
no no
non lo rifaccio

promessa solenne: le prossime primavere mi faccio legare a un lampione di via sannio, con i tappi di cera nelle orecchie... non ci casco più eh! no no

perchè, io lo dico sempre che
L'AMORE TOGLIE L'ALLEGRIA E LA LIBERTA'

tie'..."









mercoledì, settembre 15, 2004


umanità nella folla del mattino
di gente in corsa verso il lavoro
di uomini donne
impiegati operai
gente in auto, motorino
gente a piedi
tutti freschi di acqua e sapone
deodorante e camicia pulita
in questa umanità non troppo variegata
ho intravisto
sul bordo della strada,
in uno sputo di praticello,
una coppia.

Un cane e una vecchia.

Lei era curva, piccola
col passo malfermo
una camicia antica bianca inamidata
denti deboli
gambe storte ciabatte di panno

lui era un doberman
altissimo
muscoloso e vigile
lucido e forte
canini da presa

li univa il filo del guinzaglio

lui la trascinava, quasi

poi si sono seduti su una panchina
lui dritto e fiero
lei un po' affannata
accasciata

lui cane da combattimento
lei vecchia da ospizio e farmacia

lui si è girato verso di lei
si sono guardati

amici
complici
mi sono sembrati bellissimi
diversi
amici
e sono rimasta ancora un po'
rallentado fermando quasi la mia auto
incantata
a guardarli

poi i clacson delle altre macchine
mi hanno costretto a lasciarli
così
soli in mezzo a tutta quella
non troppo variegata umanità




martedì, settembre 14, 2004


a tenere gli occhi sempre così spalancati
alla fine bruciano un po'

mercoledì, settembre 08, 2004


di pomeriggio
così all'improvviso
come un acquazzone estivo
che ti becca senza ombrello
senza niente
spalle scoperte
e gambe nude
così mi ha sorpreso il pensiero di quel ragazzo:
un calcio nel sangue

allampanato e notturno
il mio fratello
il mio amato caino
con la faccia sempre di sorpresa
il passo sempre sbandato
le frasi sempre 'verbo all'imperativo e neanche un aggettivo':
vieni qui
non te ne andare
vai
rispondi
non parlare
raccontami una storia
sì verrò
non ci sarò


mercoledì, settembre 01, 2004


L.: - ma perchè, cazzo, racconti tutte quelle storie?

IO.: - è che...non sono io che sono bugiarda..
sono gli altri che non sopportano la verità.
Poi è anche che...le storie mi piacciono -



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